Un artista che ha fatto parte della storia dello spettacolo milanese, ma non solo, se ne è andato lasciando un vuoto nei cuori di tanti ballerini che lo hanno conosciuto e hanno studiato con lui. Ben Elman Johnson, classe 1923 nativo di Trinidad, ballerino, coreografo, attore, musicista insomma artista a tutto tondo, ha lasciato il palcoscenico della vita a passo di danza.
Era molto noto in città per avere fondato nel 1987, proprio vicino alla Rai di Corso Sempione, il “Bendy Dance Center” dal quale sono passati ad allenarsi molti ballerini di Rai e Mediaset, ma anche danzatori provenienti da compagnie internazionali.
Ben Johnson fino a pochi mesi fa, aveva ancora indossato le scarpe di tip tap per fare lezione alla classe di bambini che ancora lo seguivano nella sua scuola. Novantadue anni portati benissimo, una donna meravigliosa accanto, la ballerina e coreografa Wendy Lynton che lo ha seguito fino alla fine, una compagna di vita e di lavoro perfetta grazie alla quale Ben ha potuto esprimere il meglio, per tutta la sua carriera.
Artista eclettico ha attraversato in modo trasversale il mondo del teatro, della rivista, del cinema, della moda, della televisione e della musica. Ma la sua specialità era il tip tap e a Milano era conosciuto soprattutto per la sua tecnica ferrea e per la sua grande bravura come insegnante e coreografo.
A Londra era stato primo ballerino della prima compagnia di danza “all black” del mondo occidentale creata da Berta Pasouka e sempre a Londra ha formato una sua compagnia della quale faceva parte anche Shirley Bassey, notando anche le su capacità canore, è stato proprio Ben Johnson a trovarle un’agente e spingerla su quella strada. Oggi la ragazza di allora è diventata Dame Shirley Bassey, cioè la massima onorificenza per una artista del Regno Unito, conosciuta e amata in tutto il mondo.
Nel corso della sua lunga carriera Ben Johnson ha collaborato con noti personaggi del mondo della spettacolo, da Yves Montand a Renato Rascel, da Mauriche Chevalier a Enzo Trapani, da Josephine Baker a Robert Helpman.
Tra le particolarità della sua carriera va sicuramente segnalato che è stato il primo uomo di colore a baciare una donna bianca nel cinema, debuttando a Roma nel 1952 nel ruolo di protagonista nel film “Il peccato di Anna” di Camillo Mastrocinque, al fianco di attori come Giovanni Mazzoli e Giacomo Rondinella, noto come cantante, e le attrici Alice Vita e Pamela Winters. Quest’ultima è diventata poi la sua prima moglie.
Ben Johnson ha avuto anche un ruolo importante in “Simba” con Virginia McKenna e Dirk Bogart, film girato nei momenti più difficili della insurrezione dei Mau Mau.
A Roma ha anche fondato una orchestra “The Six Earls” nella quale si esibiva suonando il trombone. Poco più tardi riesce ad organizzare una sua compagnia di danza che ha girato tutto il mondo. Arrivato a Milano, incontra la ballerina Wendy Lynton nativa dello Zimbaue di molti anni più giovane di lui, arrivata anche lei a Milano con una compagnia di danza. Diventa sua moglie e fondano a Milano prima una compagnia di danza che in seguito farà tournèe in Europa e Medio Oriente e poi una sua scuola il “Bendy Dance Center”, che rappresenta la seconda parte della loro vita. Da qui inizia un lungo percorso dove Ben e Wendy formano più di una generazione di ballerini, alcuni dei quali oggi sono diventati professionisti e artisti conosciuti.